Concorrenza sleale ex dipendente
La concorrenza sleale ex dipendente è un evento che molte aziende si trovano a dover affrontare. I dipendenti che lavorano all’interno delle aziende, si trovano spesso a gestire dati critici di grande importanza. I rapporti tra datore di lavoro e dipendenti per questo motivo devono essere improntati alla totale e reciproca fiducia. Ma cosa succede se questa fiducia viene meno? Quando la lealtà del dipendente lascia il posto agli interessi personali possono derivare dei danni anche ingenti per il datore di lavoro.
Un dipendente che abbia accesso a segreti aziendali, o ai dati dei clienti, potrebbe scegliere di cedere tali dati a un nuovo datore di lavoro. Ma potrebbe anche decidere di sfruttarli personalmente ponendosi lui stesso come competitor del proprio ex datore di lavoro.
Cosa deve fare allora il datore di lavoro per tutelarsi da questa concorrenza sleale ex dipendente?
Concorrenza sleale ex dipendente. Una definizione onnicomprensiva
Molte sono le azioni che un ex dipendente può mettere in atto per concorrere slealmente con l’ex datore di lavoro. L’ex dipendente, in proprio o al soldo di un nuovo datore di lavoro, può mettere in atto tre tipi di concorrenza:
- Appropriazione di dati critici. L’ex dipendente può entrare in possesso di dati critici dell’azienda, come le caratteristiche dei prodotti o i dati dei clienti. Questi dati possono essere trasferiti al nuovo datore di lavoro o utilizzati in proprio per realizzare prodotti o servizi concorrenziali. Generando in tal modo un ingente danno da mancati introiti.
- Confusione. Di gran lunga più frequenti dell’appropriazione di dati critici, le azioni di confusione mirano a sviare la clientela. Usando nomi, marchi o prodotti simili a quelli dell’ex datore di lavoro, l’ex dipendente genera confusione nella clientela. In questo modo può sperare di sottrarne una parte all’ex datore di lavoro generando un danno economico. Nel caso in cui la qualità dei prodotti simili non sia all’altezza di quelli originali si può creare anche un importante danno d’immagine.
- Denigrazione. L’ex dipendente può intraprendere una campagna denigratoria nei confronti del vecchio datore di lavoro. In questo modo può screditarlo a vantaggio del proprio nuovo datore di lavoro o della propria azienda.
- Uso illecito delle informazioni dell’azienda. L’ex dipendente può aver avuto accesso alla banca dati dell’azienda e, interrotta la collaborazione, può illecitamente usare quei dati a proprio vantaggio.
In tutti i suddetti casi, il datore di lavoro ha la necessità di difendersi. Ma come fare? In che modo inchiodare l’ex dipendente alle proprie responsabilità e ottenere un risarcimento congruo? La concorrenza sleale ex dipendente non è così semplice da individuare e sovente richiede delle prove inoppugnabili per poter essere portata davanti al giudice.
In questo caso è importante servirsi della consulenza di una agenzia investigativa esperta che sappia come muoversi nel mondo della concorrenza industriale.
Come affrontare la concorrenza sleale ex dipendente
Come dicevamo, la prima azione da compiere in caso si sospetti una concorrenza sleale ex dipendente è quella di rivolgersi a una agenzia investigativa. L’agenzia investigativa sarà responsabile delle indagini preliminari e della raccolta di tutte le prove necessarie per andare in giudizio. La cosa importante è non procedere da soli alla raccolta delle prove. Il rischio è grande, e non è solo quello di perdere tempo soldi ed energie. I risultati delle indagini, se ottenuti in maniera inappropriata, possono risultare inutilizzabili davanti al giudice.
Le prove che servono per dimostrare la concorrenza sleale sono diverse. La casistica varia a seconda delle aziende e delle modalità che ha assunto l’ex dipendente. Possono andare dalla perizia informatica al colloquio con i clienti che sono stati sottratti, fino all’analisi dei social media in caso di denigrazione.
Una volta raccolte le prove occorre agire per vie legali. Ci sono sostanzialmente due modalità di azione per difendersi dalla concorrenza sleale ex dipendente:
- Richiedere un procedimento d’urgenza per bloccare la concorrenza ancora in essere.
- Richiedere il risarcimento del danno causata da una concorrenza sleale non più messa in atto.
In entrambi i casi è fondamentale arrivare davanti al giudice con le prove raccolte in maniera impeccabile da un bravo professionista. In questo modo sarà possibile tutelare al meglio la propria attività dalla concorrenza sleale di un ex dipendente.
Se hai necessità di una consulenza per capire come affrontare la concorrenza sleale, contattaci. La nostra esperienza in materia può fare la differenza per farti affrontare con successo il problema.
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